Guerini: « L’accordo militare con l’Etiopia sospeso »

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Risposta_Atto_Camera_n._4-10383_On._AIELLO_Piera.pdf

Cinque mesi dopo l’interrogazione sull’accordo militare con l’Etiopia presentata dalla deputata Piera Aiello, le ministère de la Difesa Lorenzo Guérini ha risposto. « Alla luce del degenerare della situazione nel Tigray » ha reso noto il 28 gennaio, « rappresento che il Dicastero ha cessato ogni tipo di attività prevista dall’Accordo di cooperazione ».

Guérini ha anche precisato che «il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, al deflagrare del conflitto, ha dato parere negativo alle richieste di autorizzazione pervenute all’Autorità Nazionale Uama – Unità per le autorizzazioni dei materiali di armazione di’ rizzazione l’ rizzazione armamento o materiale “dual use” verso l’Etiopia, non potendo escludere il rischio di un impiego nel contesto delle ostilità in corso».

Dunque Roma a interrotto la cooperazione militare con Addis Abeba et a aussi bloqué le commerce d’armi nel Paese sconvolto da una sanguinosa guerra civile che in un anno e tre mesi ha fatto decine se non centinaia di migliaia di vittime.

A puntare i fari sull’accordo militare italo-etiope era stato Panorama le 22 septembre scorso. Avec un article Intitulé I tigrini italiani: «Finanziamenti e accordo militare fra Roma e Addis Abeba», aveva denunciato le relazioni pericolose fra il governmento italiano e quello etiope. Dopo l’uscita dell’articolo, il 6 ottobre 2021 la deputata Aiello aveva presentato un’interrogazione parlamentare scritta.

La testimone di giustizia siciliana, consacrata nel 2019 dalla BBC «una delle 100 donne plus influenti al mondo», aveva sottoposto a Lorenzo Guérini e Luigi Di Maio interrogativi comodi sui rapporti italien-éthiopien. In sostance, aveva chiesto «se sia stato implementato l’accordo fornendo armi all’esercito etiope», «se si intendano condannare apertamente le azioni di violazioni dei Diritti umani e crimini contro l’umanità perpetrate dall’esercito lo etio alleercito Tigray» e «se si intentiona dare un chiaro segnale politico, sospendendo la validità dell’accordo sulla cooperazione nel settore della Difesa fra Italia e Ethiopia».

Alle ore 9.30 del 28 janvier 2022, dopo cinque mesi e in seguito a varie sollecitazioni, Guérini ha réplique. I Giovani tigrini italiani hanno accolto la notizia con piacere. « Abbiamo aspettato per mesi la risposta » hanno scritto in un tweet in cui ringraziavano il ministro. Gli attivisti restano però perplessi su un punto: «Se la Farnesina aveva blockcato l’export di armi a inizio conflitto, come mai dopo sette mesi di genocidio ha finanziato con 400,000 euros le elezioni farsa di Abi Ahmed?».

Anche il prédécesseur di Guérini, Elisabetta Trente, esprime delle perplesità. «Una sospensione di fatto non una sospensione ufficiale» osserva l’ex ministro, che nel 2019 aveva sottoscritto l’accordo militare in questione. « Si sarebbe potuto ufficializzare la sospensione, dandole rilievo anche comunicativo, per fare in modo che la posizione del Paese fosse chiara ».

En effet, le 13 août 2021, la Francia a sospeso il suo militare con l’Etiopia, la notizia diventata subito di pubblico dominio in tutto il mondo. Non rimasta sottotraccia com’è avvenuto en Italie. Commentaire « absolument » Elisabetta Trente. «Sul conflitto in Ethiopia l’atteggiamento dell’Italia semper stato tiepido. A mio avviso sull’accordo militare occorreva un atto formale, un’interruzione formale ufficiale, in modo da fare una pressione più forte sul primo ministro Abi Ahmed. Tra l’altro, mi piacerebbe anche sapere le modalità con cui l’accordo stato sospeso. stato comunicato all’Ethiopie? O stato semplicemente bloccato in attesa di sviluppi? Diciamo che da parte dell’Italia sono mancate azioni forti». Posizioni che altri Paesi, a partire dagli Stati Uniti, hanno preso. Imponendo sanzioni, ma anche cancellando accordi economici e militari.

Albert Gardinier

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