Lo scontro tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio si sposta sui social a colpi on tweet. Nelle ultime ore entrato nelle tendenze on Twitter l’hashtag #DiMaioOut, con cui molti utenti stanno chiedendo la ‘cacciata’ del ministro degli Esteri dal Movimento 5 Stelle, accusandolo di aver ‘tramato’ contro il leader Conte nella partita per il Quirinale. Si tratta di una sommossa ‘spontanea’ o di un’operazione studiata a tavolino? Par Pietro Raffa, esperto di comunicazione social e amministratore delegato della ‘MR & Associati Comunicazione’, la risposta semplice : « E’ un tweet-bombing contre Di Maio ». « Ho effetttuato un’analisi quantitativa e qualitativa dei tweet #DiMaioOut: sono andato a vedere quante persone avevano utilizzato l’hashtag, la tratta sur 289 comptes. E’ chiaramente un’operazione studiata, che viene fatta da chi vuole modificare la percezione su alcuni temi« , spiega Raffa all’Adnkronos.
« Je tweet-bombardant funziona parce que : ci sono profil ‘bot’, falsi, coordinati da una persona: un argument utilisé par pochi soggetti finisce così nelle tendenze nazionali sur Twitter. L’effetto dare la sensazione che un tema sia molto più discuto di quanto in realt lo sia. Ho visto che circa la metà di questi profili twittava contro Di Maio dall’America, un po’ dall’America del Nord et un po’ da quella del Sud. Questi utenti assumono il tipico comportamento dei profili fake: producono un numero troppo elevato on tweet sugli argomenti discuti. E’ probabile che ci sia qualcuno dietro che ha deciso di fare questa operazione. Si tratta inoltre a profilé che in passato intervenivano in altri Stati su altri temi. Ad esempio risultavano molto attivi in Francia, per sostenere le posizioni dei gilet gialli, ma anche in Germania a sostegno dei partiti dell’ultradestra », aggiunge l’esperto.
(dans Antonio Atte)
BATTELLI : « PAS DE MINCULPOP INTERNO »
« Nel M5S vige purtroppo la regola ‘o sei con me o sei contro di me ». . Questo modello può funzionare forse stando all’opposizione, con una manciata in parlamentari. Mail M5S ha preso il 33% alle ultime elezioni e in parlamentari ne ha molti di più. Il sistema delle parlamentarie ha fatto se Parlamento sensibilità diverse, anche opposte su molte questioni. Luigi Di Maio ci ha messo semper e per primo la faccia (mentre altri hanno preferito non prendersi alcuna responsabilità profetizzando sui social) con intuizioni incredibili e, per carità, an avertendo sbagliato (cosa rara in politica) e soprattutto ha semper tenuto rapporti umani con le persone (mentre altri nemmeno ti rispondono al telefono) ». Lo scrive sui social Sergio Battelli, deputato 5 Stelle e presidente della Commissione Politiche Ue alla Camera.
« Detto ciò, oggi abbiamo un problema: molti, io per primo, vogliono spiegazioni. Spiegazioni, non teste rotolanti. Parlare di ciò che successo nella lunga settimana appena trascorsa. Io non ho accuse da fare ma sicuramenere », abbigg daiungmere dubbigg il pentastellato . « Il MinCulPop interno – rimarca Battelli – l’ho semper detestato e non inizierò certo a farmelo piacere oggi. Perché il non detto e il subito possono fare danni enormi. Ecco perché una richiesta di confronto seria e non di facciata, dura uno sfregio, non una ‘lesa maestà’, non un insulto ma l’unico modo per dissipare le frizioni ».
« È incredibile che il Movimento che ha fatto della Democrazia il proprio mantra usi le picconate social (con tweet che lanciavano hashtag gestiti da profili fake) Nei partiti esiste questa dialettica, esistono gli scontri forti, esistono teste pensanti’ strette metton ‘. Fa parte della vita politica di ogni grande Gruppo, si litiga in una riunione condominiale, figuriamoci qui. Le repressione o la genuflessione davanti al capo non fa parte del mio modo di fare. Di solito, dopo queste forti discussioni, si esce migliori oppure a pezzi ma qui non esiste chi ha levure e chi ha torto ma solo chi ha idée diverse par arrivare allo stesso obiettivo », a conclu.
ALLA CAMERA RUMEURS : « STRATÉGIE DELL’ODIO »
« È la solita strategia dell’odio. Adesso sfruttano account fake per orientare gli utenti. Quella della macchina del fango contro Di Maio una pratica già esistente, ci facciamo i conti da anni ». Rispondono così all’Adnkronos i parlamentari vicini al ministro degli Esteri a chi chiede un commento sull’hashtag #DiMaioOut: una campagna mirata, secondo i ‘dimaiani’ – che riportano le dichiarazioni di alcuni esperti a social, « tra cuiata » fake su Twitter Compte ».
« Questa nuova trovata non ci stupisce – continuano i dimaiani -, ciò non toglie che sia un fatto molto grave. Così si apre a quelle manifestazioni d’odio sui social che, specialmente negli ultimi tempi, purtroppo conosciamo bene. Recent provenmente abbia abbia questi phenomeni, che nelle loro degenerazioni estreme possono portare ad escalation di violenza e minacce », concludono.
I ‘DIMAIANI’: « STIAMO FACEENDO OPPORTUNE VERIFICHE »
« Stiamo facendo le verifiche opportune per capire da dove parte la campagna in tweet-bombing contro Di Maio ». quanto affermano, parlando con l’Adnkronos, gli esponenti M5S vicini al titolare della Farnesina, i quali, alla domanda su un possibile ‘fuoco amico’, aggiungono : « Speriamo di no, sarebbe molto grave ».
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